Fu un riposo di sogni inquieti quello in cui si abbandonò Elisabeth dopo essersi stesa sul letto.
Sogni confusi, agitati, strani, senza senso.
Sognò quell'osteria dove ora riposava.
E poi i volti di tutte quelle persone.
Udì nei sogni la voce di quella vecchia della cucina che le parlava di quel ritratto.
Ma al suo risveglio Elisabeth non rammentò nulla di quelle parole.
Ma in quei suoi sogni rivide ancora una volta la donna del ritratto.
Quella donna che sembrava simile a lei in tutto e per tutto,fatta eccezione per il colore dei capelli.
Si risvegliò Elisabeth, ritrovandosi nel letto di quella stanza.
E al suo risveglio udì una melodia.
Qualcuno che strimpellava dal cortile dell'osteria, proprio sotto il suo balcone.
E suonando recitava queste rime:
“Ricordi la bella maga del castello?
Amava la vita e tutto ciò che era bello!
Tanto bella da impazzire, da toglierci il fiato,
dominava ogni uomo e senza temere il Fato!
Nulla gli sapeva negare il bel e nobile barone
e quand'ella svanì, folle divenne quel signore!
Conosco tante storie sulla bella maga del castello,
come quando la vidi nuda e or vivo solo di quello!”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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