Rimasi sorpresa dalle parole del giovane Imone Marsin.."Una guerra? Pure io sono fuggita da una guerra, il mio regno è stato invaso, la mia famiglia imprigionata e il mio popolo è sottomesso..sono riusciti a farmi fuggire con un piccolo seguito..diciamo sono una specie di profuga." sorrisi a malincuore.."Ma in voi leggo la mia stessa malinconia per la distanza dalla vostra patria, sono certa la libererete..e magari un giorno visiterò la vostra Lortena" egli si congedò, ma rimasi perplessa...dormiva al porto..non aveva soldi per una locanda? Forse avrebbe dormito in una nave militare..quel ragazzo era malinconico..i suoi occhi narravano mille cose.
Seguii il mio seguito per passare la notte...una locanda greca in questi posti..che stranezza...prenotammo le stanze mentre Hassan e la altra guardia controllavano la nostra carrozza e averi.
Ci accomodammo per la cena quando sentimmo i versi di un menestrello e tutti ci guardammo stupiti a quelle sue parole, io più di tutti.."Avete sentito pure voi? Lo immaginavo, ho voluto disfarmi di quella spada mossa dalle parole di Carjan" e lo guardai in malo modo "ma lo spirito che guida quella spada è con me, che l'ho posseduta e ho scoperto certe cose tramite Bauon che vi ho narrato..o forse vuole il mio aiuto, non può essere una casualità". Chiesi a un servitore della locanda di dire al menestrello era invitato al tavolo nostro e non solo per un bicchiere di vino ma per una intera cena visto volevamo sapere di quella storia.
Nel frattempo narrai al mio seguito ciò che Bauon mi disse di quella spada e delle sue frasi incise che ricordavo a memoria e non mi lasciavano.."Messer Bauon confermò quella era una spada da parata e la lama non tagliava neppure un tessuto, era a uso celebretativo, e chi la possedeva sicuramente aveva a che fare con la famiglia dei Taddei, che sono i duca di Capomazda e regnano su questo ducato, la cosa lo lasciò perplesso visto la Signora dell' Elsa è una figura mitologica dell' epica di Sygma e non capiva il nesso tra le due cose..la Signora dell' Elsa è una figura leggendaria a metà tra uno spirito e una fata e vive sul fondo di un fiume in un palazzo incantato. La tradizione dice può lasciare la sua terra sotto forma di gabbianella dalle piume blu e Caleidos è il suo mitico scettro dai grandi poteri poichè da luce dove vi è ombra e tenebra...ricordo a memoria le parole scritte sulla lama sebbene non abbia la spada..
La mitica Caleidos della Signora dell' Elsa ho veduto. Io conosco dove quel prezioso oggetto è custodito. E quel segreto è racchiuso in me, nell' anima di questa lama, in un idioma sconosciuto e oggi perduto".
Tutti si ammutolirono..pure io rabbrivvidii..le parole del menestrello forse ci avrebbero aiutato, mi voltai e vidi proprio lui di fronte a noi..."Siete il benvenuto al nostro tavolo..prego sarete nostro ospite, ma voi in cambio dovrete parlarci di questa storia e cosa vi era scritto nel Destino".