Quando arrivai nel luogo vidi una scena terribile...Imone giaceva a terra privo di vita e in una pozza di sangue..io e Korshid ci guardammo sbalordite..ma cosa era successo..quel ragazzo era come uno di Setareh..lui doveva salvare il suo popolo mi narrò e si era visto, era un ragazzo di nobili valori e ideali..invece era li..morto..e alcuni uomini vi erano vicino schiamazzando allegri..per la vittoria.
Arrivarono vicino a noi le nostre guardie e ci allontanammo da quella scena..Hassan e Hamid tornarono alla locanda assieme a Korshid e io presi Ismael da parte chiedendo cosa era successo. Egli mi narrò aveva visto tutto, ma non sapeva nemmeno chi fossero quelle persone, poteva solo narrarmi ciò che avvenne...Imone aveva sfidato un uomo, forse per una offesa subita, e l'uomo che lo aveva ucciso era un essere davvero spregevole, sicuramente aveva compiuto una ingiustizia, aveva ucciso solo per il gusto di farlo..chiusi gli occhi a quelle parole e pure Ismael aveva la voce rotta da un leggero fremito. Eppure mi disse vicino a Imone vi stava un ragazzo...lui lo aveva visto bene..e Imone aveva dato a quel ragazzo la sua sacca e la sua spada sussurandogli qualcosa..e poi spirò proprio tra le braccia di quel ragazzo..forse erano amici, poichè quel ragazzo era infervorito, tirò fuori una pistola dalla sacca di Imone ma poi disse avrebbe vendicato Imone con la spada e fuggì ma ora gli stavano dando la caccia.
"Non avrebbe deciso di vendicare milord Imone se non fosse stato legato a lui, o per qualcosa di importante..chissà forse quando gli diede ciò che possedeva gli disse le sue ultime volontà" mi si strinse il cuore..ora quel ragazzo poteva pure morire..pure egli preservava qualcosa come me..gli oggetti di Imone lui..io il Sacro Pugnale di Setareh..qualcosa ci accomunava.
"Ismael non possiamo rimanere indifferenti a tutto questo, tu stesso stavi per morire per quegli uomini di Imperion, la tirannia e la ingiustizia regna ovunque...pensa potrebbe essere quel ragazzo come mio fratello Nathan o un ragazzo di Setareh che si è ribellato a una tirannia..e dubito che qualcuno del nostro popolo gli negherebbe un aiuto e protezione."
Lo guardai nei suoi begli occhi chiari.."Prenderai una delle tue vesti, Ismael, e andrai a cercare quel ragazzo visto solo tu lo hai visto, gli narrerai di noi e cosa ha fatto Imone per me..salvando la vita a me e Amina..e non siamo rimasti indifferenti a questa barbaria. Digli che può fidarsi di noi, e solo io e te sappiamo tutto..ma siamo pure neutrali, se egli vorrà potrà indossare le tue vesti e nascondersi tra noi..lo porterai nelle vostre stanze, nessuno deve sapere chi è..nemmeno dei nostri uomini Ismael..non sia mai..ho imparato a non fidarmi di nessuno..lo spacceremo per un ragazzo delle nostre parti che hai incontrato per caso e ha deciso di stare con noi...ovviamente questo ragazzo è libero di scegliere e prendere poi la sua strada o quando sarà al sicuro di narrare agli altri l'accaduto".
Entrammo nella locanda fingendo indifferenza, Ismael salì e poi scese..e io finsi un sorriso fasullo, mentre il cuore era pieno di rabbia, e dissi potevamo finire la cena...già..e chi aveva ancora fame e mi sforzai di mangiare...mi voltai per cercare il menestrello per sapere qualcosa...della maledizione.
Ma aspettavo Ismael tornare...io e lui eravamo bravi nel travestimento..non per niente eravamo arrivati indenni fino qui..e forse..già era una pazzia tornare senza un valido alleato, magari proprio di queste parti.