Carolon ascoltò e fissò a lungo Grazia.
“Beh...” disse infine “... vedo che l'intraprendenza non vi manca... e anche essendo solo una ragazza mi pare che sappiate fare discorsi pratici. E sta bene.” Annuì. “Dopotutto qualcuno che abbia dimestichezza con le lettere e la cultura in genere alla nostra compagnia manca. Possiamo prendervi nella nostra compagnia errante come esperta di studi in genere. Decifrerete quel libro e tutti i suoi arcani e metterete le vostre conoscenze al servizio della nostra compagnia, come tradurre dal latino, fornirci aiuto in fatto di calcoli e matematica quando se ne presenterà l'occasione e magari di aiutarci a contrattare con clienti colti ed intellettuali, come i chierici o i maestri scolastici.”
“Ottimo!” Esclamò Rinos.
“Ora però parliamo di cose pratiche...” ancora Carolon a Grazia “... per il momento io vi darò otto Taddei al mese. Mi sembra una paga onesta, che nessun mastro di bottega vi darebbe mai. Per cominciare credo vada benissimo.”
“Ma capo...” fece Rinos “... non è un garzone, ma una ragazza di lettere!”
“Solo in un convento troverebbe un'occupazione legata ai libri o agli studi in genere.” Replicò Carolon. “Ma lì non percepirebbe paga. Io invece la pago bene e le permetto di lavorare su ciò che più ama. Dunque la mia proposta mi sembra giusta.”
“Si, anche io credo che il capo le abbia fatto una buona proposta per cominciare.” Annuendo Lion.
“Benvenuta nella Compagnia del Re di Cuori, ragazza!” Porgendo Carolon la mano a Grazia.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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