Nella primavera dell'anno di grazia millenovecentonovantacinque, nei pressi dell'appenino tosco emiliano, si incontravano due mondi apparentementi distanti nello spazio e nel tempo: il Menestrello Angelo Branduardi ed il Cabarettista Giorgio Faletti.
Il Menestrello rimase affascinato dalla sconfinata cultura del Cabarettista e della sua fervente vena poetica, non solo di attore comico e satirico, ma anche come poliedrica maschera teatrale, regista, scrittore di racconti e poesie. E quando il Menestrello gli propose di musicare una sua nuova ballata da inserire in un album dal vivo, il Cabarettista venne colto da una sorta di irrefrenabile fanciullesca euforia, trasportandolo, in quel genere di melodia, direttamente nel Medioevo Fantastico dei suoi sogni di bambino, ovvero alle pendici della Tavola Rotonda.
Nacque così "L'Apprendista Stregone", dove un giovanissimo ed inesperto Merlino, tra le sue porzioni ed i suoi incantestimi, non riusciva a trovare il modo per non potersi innamorare della sua amata Nimue.
Grazie Giorgio, per questo testo, per "La Piccola Canzone dei Contrari", per l'album "Il Dito e la Luna", per ogni tua emozione, da qualche parte, oggi come allora, ci starai sicuramente sorridendo con la tua gioia per mano e la tua distrezza di fianco.
Col mio soffio di vulcano cancellerò
il gelo di questa stanza
e col volo di una freccia trafiggerò
quella pallida luna a distanza;
ci sarò e non ci sarò,
continuerò
la mia invisibile danza,
senza tracce sulla neve lieve sarò,
mi dirai di sì o mi dirai di no.
Avrà il silenzio la voce che ho,
e mani lunghe abbastanza,
sarà d'attesa e d'intesa, però
saprò quello che ancora non so.
Col mio cuore di matita correggerò
gli errori fatti dal tempo
e con passo di guardiano controllerò
che si ferni o che avanzi più lento;
ci sarò e non ci sarò, ti parlerò
con ogni fragile accento
e sarò traccia sulla neve, neve sarò,
mi dirai di sì o mi dirai di no.
Sul manoscritto l'inchiostro sarò
e mi avrai nero su bianco,
saranno gli occhi o i tarocchi, però
saprò quello che ancora non so;
mi dirai di sì o mi dirai di no,
mi dirai di sì o mi dirai di no.
Sarai sola nel tuo sole
o solo sarò,
mi dirai di sì o mi dirai di no,
mi dirai di sì o mi dirai di no.
tratto da: "Camminando Camminando" 1996 - L'Apprendisrta Stregone: testo di Giorgio Faletti - musica di Angelo Branduardi.
Taliesin, il Bardo
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"Io mi dico è stato meglio lasciarci, che non esserci mai incontrati." (Giugno '73 - Faber)
Ultima modifica di Taliesin : 07-07-2014 alle ore 16.41.59.
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