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Vecchio 09-07-2014, 17.37.07   #441
Guisgard
Cavaliere della Tavola Rotonda
 
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Cavaliere della tavola rotonda
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Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
Un piccolo battello solcava il fiume, lasciandosi alle spalle, pian piano, il centro cittadino.
“E' stato più facile del previsto.” Disse uno dei due uomini al timone. “Quei dannati non immaginavano che avremmo utilizzato il fiume come via di fuga.”
“Già.” Ridendo l'altro. “Froster non è mai stato molto sveglio.”
“Va a dire ad Axses e agli altri di sotto di togliere le catene ai prigionieri. Sono liberi ora.”
“Con piacere.” E scese nella stiva.
Qui Axses, con altri Lupi, era con i prigionieri che ancora portavano le catene ed indossavano i loro cappucci da rei.
“Liberiamoli.” Scendendo il suo compagno. “Ormai non corriamo più il rischio che ci scoprano.”
Axses annuì.
Ma appena i rei si ritrovarono senza più catene, cominciarono a togliersi anche i cappucci, mostrando così i loro volti.
Questi non erano scarni, né portavano lividi o tagli.
Anzi erano volti fieri, superbi e tutti con un ghigno inquietante.
Estrassero allora armi tenute nascoste fino a quel momento, rivelando la loro vera identità.
“Tradimento!” Gridò Axses.
Ma il tutto era ormai compiuto.
I Lupi a bordo del battello, una dozzina di uomini, presi di sorpresa poco riuscirono a fare contro quei falsi prigionieri che si rivelarono esperti e temibilissimi spadaccini.
“Il nome di chi fra voi si lascerà sfuggire uno solo di questi bastardi” ridendo Dension ai suoi “sarà riferito direttamente a sir Musain!”
In breve quella trappola portò al suo drammatico epilogo per i Lupi.
Intanto, la carrozza di Froster e Clio era tornata alla rocca.
Il traditore appariva inviperito.
Lungo la strada non aveva detto nulla, limitandosi a farfugliare qualcosa di incomprensibile fra se e se.
Lhar aveva cercato di farlo calmare, ma in risposta alle sue parole aveva avuto solo sguardi cupi da parte del suo signore.
Alla rocca raggiunsero la Sala Grande, dove Musain era seduto a sorseggiare del vino.
“La vostra calma mi indispettisce.” Disse Froster allo spadaccino.
“La calma è la virtù dei forti.” Sentenziò Musain. “Come l'attesa.”
“Attendere cosa?” Urlò Froster. “Che la gente ormai incoroni Lupo Nero al mio posto? O che porti la sua statua nei templi? Ormai lo crederanno un dio!”
“Già, i vostri dei...” mormorò Musain “... siete tutti molto devoti a loro qui... eppure essi non hanno fatto nulla per aiutarvi... forse dovreste cambiare pantheon... non so... i gerarchi di Imperion o i i loro cavalieri...”
“Il vostro sarcasmo è del tutto fuori luogo!” Con astio Froster.
“Non ho mai amato la cultura classica...” fece Musain “... la ritengo troppo inferiore rispetto a quella orientale... eppure, se ben ricordo, Mercurio era il messaggero degli dei... chissà che non giunga per calmarvi, milord...”
“Mi prendete in giro?”
“Io non scherzo mai, milord.” Fissandolo Musain.
E proprio in quel momento un servitore annunciò l'arrivo di qualcuno.
“Ser Dension è giunto, messere.” Disse a Musain. “La missione è conclusa vittoriosamente.”
“Ottimo.” Alzandosi in piedi lo spadaccino, tradendo finalmente una forte soddisfazione. “Fatelo passare.”
Nella sala entrò allora una figura abbigliata ancora con abiti da carcerato, fatta eccezione per la lunga spada che pendeva dal suo cinturone.
“Tutti i Lupi che hanno tentato di liberare i prigionieri sono morti, signore.” Sorridendo Dension. “O forse dovrei dire tutti i cani.” Ridendo.
“Signori...” voltandosi Musain verso Clio, Froster e Lhar “... questi è ser Dension, il mio luogotenente. E' giunto stanotte a Lortena, inviato da Imperion. A lui ho affidato questa missione.”
“Non capisco...” confuso Froster “... cosa succede?”
“Una trappola, milord.” Rispose Musain. “Una trappola. E i Lupi, animali come detto molto stupidi, sono caduti in pieno in essa. I prigionieri sono stati giustiziati stanotte nelle prigioni. Quelli ancora vivi dopo le torture naturalmente. Ed al loro posto al patibolo poi sono andati Dension ed i suoi spadaccini.”
“I Lupi” fece Dension “che avevano tentato di liberare i rei ora stanno penzolando nella piazza di fronte al Castello Eubeo, come spettacolo offerto da Imperion ai ribelli rintanati in quel maniero.”
“Eccellente!” Estasiato Musain.
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