“Va bene...” disse annuendo Rager ad Elisabeth “... tentiamo... ma state all'erta... al minimo segnale di pericolo urlate ed io entrerò per difendervi.”
Detto ciò, i due si diressero verso la stanza di De Gur.
La porta era socchiusa, dunque si poteva vedere bene al suo ingresso.
Ed Elisabeth vide il barone di spalle intento a dipingere il suo quadro.
Il soggetto era sempre lo stesso.
La bella Symoin, come una dea pagana, nuda in mezzo ad un bosco, intenta in una delle sue arti magiche.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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