Io e Bauon ci guardammo quasi in segno di vittoria...eppure trasalii subito..erano proprio le città che avevo immaginato..."Si.." guardando la mappa "ma vi rendete conto sono le città che hanno avuto la indipendenza dopo una guerra, dove vige una specie di tirannia, un pericolo almeno per ciò che sono io ovvero una principessa e quindi il massimo della aristocrazia e il Credo nei miei Dei..e loro hanno pure tolto le chiese cristiane..questo viaggio richiede un sacrificio...ma per ciò che vale si deve rischiare..ma con attenzione, forse pure spogliandosi di ciò che si è". Mi sedetti a uno sgabello e gli raccontai la storia del mio regno di Setareh, della città sacra fino alla fuga..e gli mostrai il pugnale spiegandogli cosa significava..."E' come lo scettro della Signora dell' Elsa...ma forse più pericoloso perchè oltre a essere la unica chiave per una grotta piena di averi preziosi e antichi da valori inestimabili, si distruggerebbero popoli e il nostro Credo..proprio come succede qui..solo fino ad oggi ho voluto tenere le mie vesti, essere me stessa..ma ora..oh non passerei innosservata in quelle città e non so nemmeno se il mio seguito accetterebbe di venire con me e il mio cambiamento, per non destare sospetti...facciamo cosi messer Bauon..voi tracciate una strada vostra..una vostra mappa da seguire, forse è meglio parli prima con le mie fidate persone, poi verrò subito qui con chi vorrà seguirmi, in modo tale da pianificare assieme questo viaggio e loro stessi potranno vedere assieme a me ed aiutarmi...se solo trovassi qualcuno di queste parti disposto a seguirci..sarebbe d'aiuto..bene, ci vedremo tra un paio di ore". Presi la spada e uscii dalla bottega...sospirai..potevo rinunciare, ma qualcosa mi portava a seguire questa storia..oh per gli Dei che questa spada porti una dannazione o ossessione che spinge a svelare il segreto?.
Mi fermai in una sartoria e presi alcune vesti non appariscenti e tornai a Palazzo, vi era calma e tutti erano a prendere del fresco nei piani inferiori, salii nella mia camera e mi tolsi il velo, sciolsi i miei capelli neri e li lasciai liberi e ribelli, tolsi la veste orientale e indossai una presa dalla sartoria e mi guardai allo specchio...
per gli Dei, sono diversa, ma no..sono sempre io..tutti rimarrano sorpresi..e se non accettassero?
Udii delle voci nello scantinato, con me avevo la spada, non me ne sarei separata..ricordavo benissimo quegli uomini che la cercavano.
"Eccomi sono tornata" tutti si voltarono e si ammutolirono vedendomi vestita cosi..."Oh non sono impazzita...sono stata da messer Bauon e porto la famosa spada con me, Ismael l'ha ritrovata assieme a me" e lo guardai ridendo.
Spiegai loro il tutto, si guardavano perplessi..."Si, è una impresa difficile e non obbligo nessuno a seguirmi..chi vuole può rimanere tranquillo in questo Palazzo..sperando nel mio ritorno" sospirai "Non è un capriccio...gli Dei hanno deciso io avessi in mano questa spada, ovunque vada si parla di questo..un motivo vi sarà..so benissimo i Tesori abbiamo a Setareh..forse, chissà..magari tutto questo potrà esserci di aiuto alla liberazione della città sacra..ho tolto i panni orientali poichè queste città hanno tolto ogni forma di aristocrazia e credo, ci noterebbero..dobbiamo confonderci e non immischiarci nei loro affari politici...noi dobbiamo trovare...Caleidos..voi potete tenere le vostre vesti, penso sia normale essere seguiti da una ancella, Korshid potrebbe pure fingersi ancella, Ahmed e per gli uomini sarebbe pericoloso forse..e pure per Carjan, ma tra noi saremo sempre noi stessi con le nostre radici e credi.Bene...chi vuole venire con me in questo viaggio? Vorrei partire subito..anche perchè dobbiamo tornare da messer Bauon perchè ci dia le direttive sul viaggio e una sua mappa per saper dove andare..oppure ho visto il carrozzone di Carolon in piazza ancora e potrei andare con uno dei loro uomini, e voi non rischierete la vita per me, a voi la decisione, io ho preso la mia".
Li guardai uno ad uno, pregando i nostri dei di esserci propizi in questo viaggio.