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Vecchio 14-07-2014, 00.46.51   #501
Clio
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Clio sarà presto famosoClio sarà presto famoso
Volevo alzare gli occhi al cielo a quelle parole di Froster, ma Musain venne inconsapevolmente in soccorso della mia pazienza.
E secondo te perché me lo sono inventato, genio? Non sei anche tu un liberale? Ora che stai per ottenere un titolo nobiliare, improvvisamente cambi bandiera? Patetico..
Froster era davvero un idiota.
Sorrisi e annuii a Musain, era fin troppo accondiscendente, mi chiesi cosa avesse in mente per mio cugino, di sicuro doveva stare in guardia, ma se era così pazzo da presentarsi lì, probabilmente lo sapeva.
Dovevo avvisare Imone della storia che avevo inventato, non potevo rischiare che scoprissero.
Mi accomiatai così dai due uomini e raggiunsi la saletta dove Imone mi stava aspettando.
Quanto era cambiato? Lo avrei riconosciuto dopo tutti quegli anni?
Il cuore sapeva di sì, avevamo passato così tanto tempo insieme da bambini, che ogni ricordo era nitido e vivo nei miei ricordi.
Dovevo comunque mantenermi calma, anche se avrei voluto correre come facevo da bambina, lui mi prendeva in braccio, mi faceva girare e io mi arrabbiavo, e continuavo ad urlare "Mettimi giù!". Almeno finché ero davvero piccola.
Una volta cresciuta, invece, si nascondeva nei passaggi segreti, e appariva all'improvviso alle mie spalle, facendomi spaventare a morte. Da quando iniziai ad allenarmi anche io, finiva puntualmente a pugni. E lui si prendeva sempre la colpa, anche se spesso cominciavo io.
Ma ero solo una ragazzina, come si arrabbiava quando facevo gli occhi dolci e suo padre se la prendeva con lui e non con me.
Quanto avevo sofferto per la sua partenza.
Ma poi ero cresciuta anche io, e avevo altro a cui pensare. Come avrei voluto averlo accanto a me in quella grotta, quando affrontai la prova più dura, e ricevetti l'iniziazione.
Ma io avevo sedici anni allora, e lui era già lontano.
Ero arrivata davanti alla stanza, il cuore batteva forte, entrai sorridendo.
Ma poi restai interdetta. Imone non c'era, ma solo il maledetto che aveva ucciso i miei lupi.
Tu prega di non cadere mai nelle mie grinfie, perché non hai idea di che morte ti riserverei..
Pensai, mentre continuavo a sorridere, porgendogli la mano da baciare.
Arrossii lievemente a quelle parole galanti, mentre la mia mente già fantasticava.
In casi del genere, essere donna aveva indubbi vantaggi.
Oh, ma così mi rendi tutto troppo semplice..
Normalmente avrei risposto in modo innocente, come se non avessi nemmeno sentito.
Ma stavolta no.
Lo guardai negli occhi per un momento, per poi abbassare di nuovo lo sguardo, come si conveniva.
"Oh, mi fate troppo onore, milord.." sorrisi "Devo dedurre che siete astemio?" scherzai "Non posso certo competere con la vera meraviglia di queste terre..." risi appena "Beh, il mio promesso sposo ha cose più importanti a cui pensare.. devo sbrigare una faccenda personale..".
In quel preciso momento mi ricordai di Imone.
Come mai non era lì?
Un pensiero mi attraversò, forse si era nascosto e voleva cogliermi di sorpresa come faceva anni prima.
Evitai di guardare il quadro dietro il quale si apriva un passaggio segreto che portava alle cucine.
Oppure poteva semplicemente essere nel vestibolo, ma non guardai la porticina.
O più semplicemente non era ancora arrivato, o era andato in qualche altra stanza, era casa sua dopotutto, ma mi meravigliava che lo lasciassero scorrazzare per il castello.
No, l'ipotesi più plausibile è che volesse giocarmi un brutto scherzo, era proprio da lui.
Sorrisi, forse potevo volgere a mio vantaggio quella situazione, aggiornandolo sulla commedia che avevo messo in piedi.
"A quanto pare mio cugino oggi è tornato a casa, e io stavo andando a dargli il benvenuto.." risi appena "E' buffo, è stato cacciato anni fa per le sue idee liberali, che tanto facevano infuriare mio padre, e ora invece sono all'ordine del giorno, a quanto pare.." Sorrisi "Oh, non che queste cose abbiano importanza per me..".
Dovunque tu sia, cugino, vedi di ascoltare.. Sto cercando di salvarti la pelle..
Sorrisi, gaiamente.
"Sapete, quando partì mi promise che, dovunque sarebbe stato, sarebbe tornato a Lortena per il mio matrimonio, per farmi da testimone.." Guardai ancora negli occhi Dension per un momento "E ormai manca solo un mese.." Sorrisi, abbassando lo sguardo.
"Perdonate.. Non volevo trattenervi con queste sciocchezze.." Spostandomi leggermente per far passare i due uomini "Messer Musain vi starà aspettando.. Buona giornata signori..".
Adesso leva quella maledetta faccia dalla mia vista...
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