A quelle parole di Grazia, tutti gli altri della compagnia si voltarono verso Carolon.
“Dico...” disse questi fissandoli “... cos'avete da guardare?”
“Beh...” fece Rinos “... l'idea non è male, capo... dopotutto potrebbe essere un buon guadagno, no?”
“Credi?” Sbottò Carolon.
“Se davvero a Gioia Antiqua giudicano così importante quella mostra” mormorò Lyon “noi portando un degno Fiore potremmo vincere e dunque meritare il premio...”
“E quale sarebbe questo premio?” Chiese Carolon con tono scettico.
“Fin'anche la metà di un regno!” Esclamò Arwin.
“Utopie!” Scuotendo il capo Carolon. “Dovrei lasciare qui i nostri affari per intraprendere un viaggio fiabesco? Alla ricerca forse del nulla?”
“Ma, capo!” Disse Rinos.
“Con tutto il rispetto, capo...” sorridendo Arwin “... ma dove sono tutti questi nostri affari? Sbaglio o è un bel po' che non si vede il becco di un Taddeo?”
“Ed abbiamo perso anche l'incarico di quella principessa orientale...” annuì Lyon.
“E poi...” seccato il capo “... mettiamo pure che questa città esista davvero... dove si trova? E come ci si arriva?”
“Abbiamo il libro!” Ripose Rinos. “E Grazia è in grado di decifrare ogni suo segreto!”
Tutti annuirono.
“Voi siete certa che in quel libro ci siano Verità, damigella?” Domandò Carolon a Grazia. “Davvero può esistere quel misterioso Fiore Azzurro?”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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