Guisgard sorrise a quelle parole di Clio.
“Martina in verità neanche la rammento...” disse con finta aria sarcastica “... ed è un brutto segno quando non ricordi neanche più il colore degli occhi di una ragazza...” rise appena “... dai, portami sul lungofiume... anzi, no... scegli tu... magari visitare la rocca alla vigilia del crepuscolo è più intrigante... ed io in cambio ti mostrerò un bel gioco che ho imparato all'accademia...” le fece l'occhiolino.
Ma poi divenne serio di colpo.
“Ma forse prima dovrei vedere le tombe di tuo padre e degli altri familiari... però, ti prego, vorrei farlo da solo... indicami solo dove si trovano...”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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