Il Giorno Fatale...
Mentre si affievoliscono gli ultimi zampilli di un crepuscolo cremisi,
Corvi chiassosi banchettano sul campo di battaglia consumato
dal luccichio sbiadito delle armature e del sangue rappreso,
come gli ultimi spasimi di grappoli avvizziti alla fine di un estate...
Il lamento dei Moribondi si unisce al pianto delle Donne riverse sui corpi,
Sciacalli dalle sembianse umane ripuliscono i cadaveri ancora caldi,
mentre tra zoccoli di cavalli sbuffanti traspaiono sguardi di Inquisitori
che nella loro veste scarlatta benedicono lo scellerato massacro fraticida..
Un Padre trafigge con la lancia il proprio Figlio,
un Figlio affonda la lama nel cuore di un Padre,
un Mago osserva dalla sua Grotta di Cristallo il passagio di Dei,
un Re affoga nel sangue la disperazione di un sogno mancato,
un Usurpatore ignaro strumento di ditruzione insegue la Coppa della Vita,
una Madre insegue la vana ambizione di un rancore mai assopito,
una Sorella intravede un'Isola di Vetro ed una Barca guidata dalle Fate,
mentre un Bardo, nella desolazione di una Camelot decadente e silenziosa,
continua la sua Canzone per Colei che attraverso l'Elsa di una Spada,
assaporerà quella Rosa fino alla fine di questo Giorno Fatale...
Taliesin, il Bardo
p.s. ogni riferimento a personaggi reali o virtuali è puramente casuale e se questo fosse accaduto attraverso la scelleratezza dei miei scritti, credetemi, come disse colui che risciacquò i suoi panni in Arno, "non s'è fatto apposta".
__________________
"Io mi dico è stato meglio lasciarci, che non esserci mai incontrati." (Giugno '73 - Faber)
|