Solone ascoltò con attenzione ogni parola di Altea, senza tuttavia tradire emozioni o palesare reazioni particolari.
Quando poi la principessa terminò, il vecchio filosofo si limitò a scuotere il capo, per poi alzarsi e versare in un bicchiere un po' di vino.
“Immagino” disse “che essendo voi gente d'Oriente evitiate di bere il vino. Dunque non vi chiederò se ne gradite oppure no e spero mi scuserete se invece io non posso farne a meno in questo momento.”
Finì il suo vino e tornò a sedersi con loro.
“La visione che mi avete raccontato” riprese il filosofo “è molto particolare, quanto inquietante e non credo sia frutto di invenzione. E' ricca di figure ed immagini che personificano le forze del male che si stanno andando a sfidare.”
“Forze del male?” Ripetè Ismael. “Sono simboli Cristiani e non vedo in che modo possono interferire con noi. Abbiamo i nostri dei che ci proteggeranno.”
“Amico mio...” fissandolo Solone “... neanche io sono Cristiano, ma ho studiato per buona parte della mia vita le altre Religioni e per esperienza posso dirvi che ogni Fede ha una sua Rivelazione che possiede Qualcosa di Sacro. Chi più e chi meno.”
Ismael restò perplesso.
“Comunque...” continuò Solone “... i quattro cavalieri credo rappresentino i vostri nemici ed il fatto che i loro cavalli appaiano scarni e ciechi potrebbe simboleggiare che provengono da una terra ricca di stenti, costrizioni e disagi. Quell'oscura figura, infine, potrebbe significare molte cose, ma, non so perchè, a me fa pensare ad una notizia che ho saputo qualche settimana fa da alcuni pellegrini provenienti dalla città di Cartian. Naturalmente la mia è solo una sensazione e potrei tranquillamente sbagliarmi, eppure qualcosa mi spinge a legare la figura della visione con quella notizia raccontatami da quei pii pellegrini...”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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