Appena Altea lasciò il tavolo di quei cavalieri, Dension ed i suoi si scambiarono inquiete occhiate.
“Ma quella donna parlava...” disse uno dei cavalieri.
“Abbassa la voce, idiota...” lo zittì Dension “... vuoi che ci sentano in questa locanda?”
“Ma quella donna parlava...”
“Già...” annuendo Dension al suo cavaliere “... parlava dell'uccisione di quel tipo al porto... e pare si trattasse di uno dei Marsin...”
“Ho udito” un altro di quei cavalieri “che alla rocca attendevano l'arrivo di un nipote del defunto conte. Che si tratti della stessa persona?”
“Non lo so...” mormorò Dension “... e sinceramente non mi interessa... ma se qualcuno accosta a noi l'uccisione di uno dei Marsin, allora potrebbe scoppiare il finimondo qui a Lortena... per fortuna quella ficcanaso non sapeva che sono stato io ad uccidere quel lurido porco al porto...”
“Cosa facciamo ora?” Chiese un altro di loro.
“E me lo domandi?” Con sguardo cupo Dension. “C'è una sola cosa da re adesso...”
Intanto, al primo piano della locanda, Ismael narrò a Korshid dell'incontro avuto con Solone e di come il filosofo si fosse rifiutato di aiutarli. Inoltre svelò alla sacerdotessa l'intenzione di Altea di tornare di nuovo ad Amoros.
Poco dopo, allora, Korshid lasciò la locanda e si diresse con Ahmed verso la capanna di Solone.
“So che non volete più vederci” disse al vecchio filosofo “e non vi do torto. Ma vi chiedo di ascoltarci. La mia principessa non è una cattiva persona. Ha un animo buono ed ideali puri, sinceri. Forse non è abituata all'avventura e non comprende che una ricerca importante come quella che abbiamo intrapreso richiede devozione e costanza. Ma vi assicuro che lei davvero vuol svelare il segreto della spada. Lo vuole con tutta se stessa.”
“Sembrava più interessata ad incontrare i malvagi cavalieri di Imperion.” Seccato il filosofo.
“Anche io so che sono uomini crudeli.” Fece la sacerdotessa. “E so anche che quel Musain non diceva il vero quando metteva a disposizione della mia padrona la sua spada. Ma la principessa Altea è di animo semplice e non concepisce il male nelle persone di cui ha fiducia. Ma presto anche lei scoprirà la vera indole di quegli uomini. Vi prego, dateci un indizio che ci permetta di continuare la ricerca...”
“A mio giudizio voi non ne siete degni.” Fissandola Solone.
“Se sarà come voi dite” replicò Korshid “allora falliremo. Ma dateci almeno la possibilità di provarci. Fatelo per il vostro amico Bauon.”
“E sia...” annuì infine il filosofo “... lo farò solo per lui... ma poi non voglio più vedervi... dal messaggio trovato nella spada si parlava di semi riguardo alle quattro città... e ciò mi ha fatto pensare che i vessilli di Imperion raffigurano il simbolo di Picche... e vi è una torre diroccata detta proprio Dei Quattro Semi qui a Lortena... si trova nel cuore di questo bosco, seguendo il sentiero che costeggia il fiume, in un luogo isolato e dimenticato da tutti... questo è tutto. E non seccatemi più.”
Korshid ringraziò e poi tornò insieme ad Ahmed alla locanda, dove raccontò della torre ad Altea.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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