“Andate in camera...” disse de Gur dopo aver risposto a quel bacio offrendo ad Elisabeth le sue labbra ardenti “...vi farò servire là la cena...”
La donna allora tornò nella sua stanza e restò davanti allo specchio.
Ma mentre era in preda ad inquietudini e dubbi, la sua immagine riflessa sembrò come mutare.
Era sempre lei, ma qualcosa nel suo sguardo parve cambiare.
“Amica mia...” ridendo l'immagine “... ah, ti vedo turbata... ma non dovresti, sai? Sei tu che muovi i fili... sei tu la maestra, la padrona del castello e tu fai le regole del gioco... un gioco estremamente eccitante e soddisfacente...”
In quel momento qualcuno bussò alla porta.
Era il nano con la cena per Elisabeth.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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