“Milady...” disse il nano ad Elisabeth “... voi fare paura? Tutt'altro...” sorridendo “... guardatevi...” indicando lo specchio “... tutto causate, fuorché paura... affascinate, provocate, seducete, eccitate...” arrossendo il nano “... non credo esista uomo che possa resistervi, signora...”
E infatti la sua immagine si rifletteva nello specchio in tutta la sua sensuale bellezza.
Poi il nano mostrò un inchino ed uscì.
Poco dopo giunse il barone.
Aveva indosso la sua uniforme, di un splendido blu, ricami d'oro e bottoni laccati.
E poi lunghi pantaloni bianchi ed aderenti che finivano in alti e lucidi stivali di cuoio.
Il suo sguardo però era cupo.
Si avvicinò al vassoio e lo scoprì.
“Fagiano con crema di verdure...” guardando il cibo “... omelette con formaggio appena dorato, vivacizzata da una carezza di cannella ed accompagnata da purea di cipolline... ottimo vino...” stappando poi una bottiglia “... e naturalmente non può mancare della frutta di stagione che tanto amava lady Symoin per combattere la calura dei caldi pomeriggi estivi...” aggiunse fissandola.