"Oh, peccato.." sorrisi a Musain "Lo terrò per un'altra occasione, allora..".
Linsa tornò dalla camera di Imone senza aver concluso niente.
"Andrò a cercarlo io.." sorrisi "Signori, con permesso..".
Lasciai così la sala, ma prima di andare a cercare veramente Imone, andai nella sua stanza.
Lui non c'era, era il momento perfetto.
Entrai di soppiatto, senza fare rumore.
Per un istante mi passò per la testa l'idea di frugare tra la sua roba.
Ma non era da me spingermi tanto in basso.
Mi inginocchiai davanti al baule e presi la spada, sparendo poi dietro un passaggio segreto che mi portò alla mia camera.
Era così che Imone sgattaiolava da me, o io da lui, da piccoli.
Stavamo svegli notti intere a leggere avventure o a inventarne di nostre.
Mi si strinse il cuore, ma sapevo che lì non era al sicuro.
Le mie dame lo avevano cercato nel castello, io uscii in giardino, chiedendomi dove si fosse cacciato.
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