Azyle sorrise a Clio e con sguardo complice annuì a quelle sue parole.
Le due ragazze così lasciarono la sala, mentre lo sfarzo e le frivolezze continuavano ad essere le assolute protagoniste di quella festa.
E il nostro impostore, così affine a quel tipo di mondane ed edonistiche atmosfere, in breve ne divenne il mattatore.
“Messer Imone...” disse una delle damigelle presenti “... avete udito di quei ribelli e di quel loro capo? Si fa chiamare Lupo Nero ed indossa una maschera.”
“Che megalomania.” Un'altra di quelle dame.
“Voi cosa ne pensate, messere?” Un'altra ancora.
“Credo” sorseggiando del vino Guisgard “che oggi come oggi sia un'ottima trovata.”
“Perchè mai, messere?”
“Oh, bella...” sorridendo Guisgard “... ma perchè da indubbi vantaggi. Mettiamo che il nostro ribelle sia brutto, ma che abbia un animo indomito, un coraggio da leoni e un'abilità fuori dall'ordinario a tirare di spada... ebbene, con tali qualità non credete possa ambire al ruolo di eroe da romanzo? Ruolo che, tuttavia, gli verrebbe negato dal suo aspetto, in quanto bruttino.”
Tutte risero.
“Allora lui” continuò il giovane fuggitivo “si inventa un travestimento che, sebbene anacronistico, medievale e di dubbio gusto, gli consente di spacciarsi da eroe pur senza averne l'aspetto.”
“Oh, che matto siete!” Divertita una dama.
Musain ascoltava da lontano quella discussione con occhi attenti ed enigmatici.
Intanto, sulla terrazza, Clio e Azyle avevano lasciato la sala.
“Allora...” lei all'ultima dei Marsin “... cosa mi racconti? Come procedono i preparativi alle nozze?” Con tono divertito.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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