Mi rabbuiai per un momento.
"Se quello non è Imone, il mio vero cugino è morto.." sorrisi amaramente "Ma anche nel caso fosse davvero Imone, il cugino che amavo è morto comunque.. la verità è che spero con tutta me stessa che non sia lui.." ammisi, abbassando lo sguardo "Piuttosto che pensare che sia cambiato così tanto da rinnegare se stesso.. ha detto che non sa tirare di spada.. lui? Può dire che adesso non gli importa più, che ha cambiato idea.. ma che non sia capace.. eppure nel diario scrive, poco tempo fa, di voler esportare a Lortena la devozione alla guerra che hanno i Capomazdesi.. com'è possibile?" chiesi, forse a me stessa.
"Ah, sto farneticando, lo so.. Comunque non è Froster che mi preoccupa ma Imperion.. Musain è intelligente, e molto.. sono sicura che anche lui lo considera un imbecille che ha avuto l'unica fortuna di avere un enorme esercito.. quanto a Euntreo.. beh, è cieco.. come può accorgersi che non è lui?" mi sfiorai dolcemente la collana "Tu c'eri quel giorno.. quando arrivò il pacchettino con la collana e il biglietto.. diceva di aver girato per più di un mese, perché non riusciva a trovarne una che gli piacesse abbastanza, che in tutti i bellissimi gioielli non vedeva me.. come può aver dimenticato una cosa tanto importante? Ed è successo al mio diciottesimo compleanno, non sono passati così tanti anni.. E poi, voglio dire, è l'unico regalo che mi abbia mai mandato.. ".
Presi la palla al balzo, per quando odiassi mentire a Azyle.
"Senti, non riesco a stare tranquilla con questo dubbio.. vado a prendere il diario, se riesco a trovarlo.." con l'aria di una bambina che ha una voglia matta di fare una marachella.
"Mi copri?" chiesi, speranzosa "Di, non lo so, che non mi sentivo tanto bene ma che torno.. oppure inventa..".
Musain era tranquillo, e i suoi controllavano la sala.
Dunque, il problema sarebbe stato Dension.
Ma io dovevo andare, era l'occasione perfetta, se tutti erano lì, la sorveglianza del castello sarebbe stata minore.
E poi, volevo davvero vedere quel diario.
Quello che non avevo detto ad Azyle, però, era che c'erano solo due posti dove poteva essere, e tutti e due erano a casa mia, al castello Eubeo.
Dovevo essere cento volte più prudente del solito, ma dovevo tentare.
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