Strabuzzai gli occhi, ridendo.
"Il diario di un gentiluomo? Ma cos'hai capito? Il diario è mio.. me lo portavo sempre dietro qualche estate fa..." scossi la testa "Solo, non ricordo dove l'ho messo!".
Sorrisi, poi abbracciando la mia amica.
"Sei un tesoro, grazie.. sarò velocissima.." strizzandole l'occhio, per poi sparire nel buio di una porta.
Non c'era tempo da perdere, passai velocissimamente dalla mia stanza, perché dovevo prendere una cosa, e poi usai tutti i vecchi passaggi per arrivare al tempio, dove il povero Roland mi stava aspettando.
"Andiamo, ho pochissimo tempo.." facendogli cenno di seguirmi.
Correndo più in fretta che potevamo, raggiungemmo il castello Eubeo. Qui, mi spogliai dei panni di Clio, per indossare quelli del Lupo Nero, sembrava passata un'eternità.
"Bene.." dissi a Roland da dietro la maschera "Io devo fare una cosa, ci metto poco... raggiungi Lord Sartios, e fatti aggiornare sulla situazione... Se hanno pensato cosa fare per quei corpi.. stavo pensando.. e se invece di tirarli giù li bruciassimo? Tanto lo faremmo comunque... Lanciamo delle frecce infuocate, in modo che possano avere il giusto onore.." sospirai "Dasio e Loras erano cristiani, però.. non credo ci ringrazierebbero.. ce l'abbiamo un prete per fargli il funerale se riusciamo a tirarli giù? La chiesa è distrutta, ma c'è la cappella di mia madre qui al castello, ci viveva praticamente..".
Ormai eravamo arrivati alla porta.
"Beh, senti un po' cosa ha pensato Lord Sartios di questa faccenda.. e riferiscigli le mie idee.. io arrivo subito.." sorrisi, per poi lasciare i corridoi nascosti del castello e salire le scale.
Camminavo veloce, con cuore in gola.
Poi la vidi, e sorrisi.
Una portcina in legno, io e Dalia la chiamavamo "Il Covo", il nostro rifugio segreto.
Per un momento pensai ai suoi occhioni verdi, al suo sorriso.
Tutto ciò che era successo a Lortena non mi aveva dato il tempo di sentire la sua mancanza.
Lei ormai era a Sygma, felicemente sposata con un bellissimo intellettuale.
Era bello saperla lontana da tutto questo.
Presi la chiave che avevo preso dal mio portagioie alla Rocca del Tireo ed entrai, richiudendo la porta dietro di me.
Trattenni il fiato.
Quanto tempo era passato? Anni, sicuramente.
Beh, non c'è tempo per i ricordi.. sbrigati..
Iniziai a cercare in ogni posto, con una frenesia incontrollabile, finché non lo trovai.
Non ci misi moltissimo, in realtà, giaceva abbandonato sul fondo di un baule.
Lo presi con la mano tremante ed iniziai a sfogliarlo dolcemente.
Mi si fermò il cuore.
"Ciao Imone.." sussurrai, col ritratto tra le mani.
Era una piccola tela che non avevo mai incorniciato, volevo tenerla per me, gelosamente.
Avrei pensato all'impostore una volta tornata alla Rocca, ora avevo altro a cui pensare.
Presi il ritratto con me, chiusi la porta a chiave e raggiunsi gli ultimi Lupi rimasti.
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