“Cercheremo di trovare una soluzione, un piano che ci permetta di cacciare quei cavalieri di Imperion...” disse Sartios “... nel frattempo meglio prendere informazioni su quell'ambasciatore...”
I Lupi allora si salutarono e Clio, tolta la maschera di lupo, rimise quella della dama di corte.
Attraverso i lunghi passaggi segreti tornò così alla rocca, dove la festa procedeva fra mondanità e sfarzo.
“Davvero bella la vostra poesiola, messere.” Disse una dama a Guisgard.
“E' solo una sciocchezzuola che ho composto una mattina mentre mi accomodavo la camicia, milady.” Sorridendo l'impostore.
“Sembra sciocca forse” all'improvviso una voce alle loro spalle “ma credo abbia un significato preciso.” Aggiunse Oxuid.
“Signori, signore...” Froster ai presenti “... permettete vi presenti messer Oxuid, ambasciatore di Imperion qui a Lortena.”
“Per Diana!” Esclamò Guisgard. “Allora non è vero che ad Imperion odiate l'arte e la cultura! Me ne compiaccio! Visto che avete saputo riconoscere il valore dei miei versi!”
“Vi stupireste, messere, dell'amore per l'arte e per la cultura che abbiamo ad Imperion.” Sorridendo falsamente Oxuid. “E comunque apprezzo davvero la vostra composizione. Soprattutto quel verso... Capomazda tutta si strugge e dov'è non sa...”
“Ah, si.” Annuì Guisgard. “Piace molto anche a me.”