“Non importa, posso capire ciò che pensavate...” disse Guisgard voltandosi verso Clio.
I due avevano fatto qualche passo indietro, estraniandosi per un momento dagli altri invitati.
“Non pensavo che Imone per tornare qui e farsi accettare dovesse apparire come lo si ricordava.” Con uno sguardo cupo. “Gli uomini possono cambiare e anche se non hanno un animo ribelle non vuol dire che accettino poi ogni sorta di ingiustizia. Ma abbiamo sbagliato entrambi... e pensare che volevo... si, che volevo imparare a tirare di spada per... per farmi accettare da voi... che sciocco, vero?” Rise beffardo. “Ma non parliamone più... sono felice di avervi restituito il vostro Imone... forse non mi crederete, ma davvero avrei voluto morire al suo posto... ma tranquilla, ancora per poco resterò ad occupare il suo posto qui...”
“La mia amica Clio” avvicinandosi ai due Yolanda “vi vuole tutto per se stasera.” Sorrise. “Se non fosse vostra cugina ne sarei gelosa.”
“Non temete, damigella...” con un inchino l'impostore “... come detto sarò il vostro cavaliere per tutto il tempo che mi è concesso di restare qui.” Sorridendo tiepidamente.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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