Clio e la sua ciurma, come patteggiato con Barbaleone, risalirono sull'Hydra e lasciarono poco dopo il porto di Portuga.
In breve furono di nuovo in mare aperto, sotto un cielo plumbeo di alte e velate nubi che parevano rendere l'atmosfera come intrisa di un'incerta malinconia.
Luis, sull'albero di trinchetto, scrutava con parsimonia l'orizzonte, mentre poco dopo, a poppa, apparve in lontananza il Gozocuda di Barbaleone.
Ad un certo punto il marinaio di vedetta indicò qualcosa.
Yanos allora prese il cannocchiale.
“Eccola, capitano...” disse a Clio “... la vedo... sembra una triremi da trasporto... è ancora distante e non riesco a scorgere che bandiera sventoli...” passando poi il cannocchiale al suo capitano.
La nave avvistata procedeva sotto la spinta delle sue tre vele, del fiocco e della randa, eppure con moto così lento e con un'andatura quasi avvilente che alcuni dei filibustieri sull'Hydra, mossi dall'istinto tipico dei più superstiziosi marinai, cominciarono a mormorare e chiedersi chi si trovasse a bordo di quell'imbarcazione.