Altea e il suo maestro lasciarono la stanza, dirigendosi verso la sala in cui il duca li stava attendendo.
“Non credo che l'ammiraglio Oxuid creda alla storia del drago...” disse Teofilus mentre attraversavano i lunghi corridoi della Domus Ardeliana, la parte del palazzo in cui si trovava la corte privata dei duchi “... egli è un uomo afflitto dal morbo della Ragione e tende a vedere il mondo solo attraverso i suoi dettami.”
I due entrarono nella sala.
“Ah, eccovi, messer Teofilus...” sorridendo Dominus “... lady Altea, nella sua squisita e fanciullesca ingenuità pensa che possiate dissipare i dubbi che affliggono questa corte oggi...” rise “... sembra che nei nostri mari e sulle nostre terre sia giunto un temibile mostro, forse un drago come quello abbattuto dal leggendario Ardea de' Taddei...” ironico “... eppure un drago, essere gigantesco e feroce, deve pur vedersi, no?” Si avvicinò alla torta. “Ecco... il gusto... ma anche la vista... dunque un drago deve essere reale, farsi vedere... come io ora vedo tutti voi, amici miei...” sorridendo.
“Milord, io non ho mai detto che un drago infesti il nostro ducato...” con un inchino Oxuid “... ma solo che qualcosa sta affondando molte delle nostre navi e facendo scempio di diverse fortificazioni nell'entroterra. Qualcosa che ora sembra invisibile ed inafferrabile. Per questo mi sono permesso di nominare una speciale commissione per svelare questi misteriosi accadimenti. Inoltre ho fatto mettere in palio una ricompensa per chiunque porterà informazioni utili alla sua risoluzione.”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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