Il carrozzone passò oltre e raggiunse Grazia.
I tre cavalieri allora, esausti, si sedettero sotto una grossa quercia, slacciandosi gli elmi e deponendo le armi.
Arwin si avvicinò a Grazia e le fece cenno di proseguire, senza occuparsi più di quei cavalieri.
Risalirono così sul carrozzone e la compagnia riprese il cammino.
Salì il piccolo sentiero che dava verso il castello e dopo circa mezz'ora arrivò davanti al suo monumentale portone.
Arwin allora scese dal carrozzone e cominciò a bussare forte.
Dopo qualche minuto, finalmente, si aprì un piccola porta nel portone ed apparve una vecchia servitrice con una candela in mano.
“Salute a voi...” disse Arwin “... io ed i miei compagni, colti dalla notte, cerchiamo un luogo in cui riposare fino a domattina... e non avendo visto locande lungo la strada abbiamo pensato di chiedere ospitalità in questo maniero...”
“Questo” mormorò la vecchia “è il Castello dell'Arcano Principale... siete ancora in tempo per riprendere la vostra strada e lasciare questo luogo maledetto...”
“Ma cosa state dicendo?” Perplesso Arwin.
“Andate via, vi dico...” fece la servitrice.
“Cosa succede, Magdale?” Ad un tratto una voce.
Giunse allora sulla soglia una bellissima dama dai lunghi capelli mossi.
“Avanti, fa entrare questi viaggiatori...” disse alla servitrice “... non possiamo certo negare loro l'ospitalità per la notte...”
La vecchia annuì e fece cenno a quei viaggiatori di entrare nel castello.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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