Ovunque era il caos.
Nella piazza la gente correva e si ammassava verso le stradine laterali, intenta a voler allontanarsi dal palco che ormai era avvolto da alte fiamme.
Alcuni restarono schiacciati, altri trovarono invece riparo nelle case circostanti.
I soldati erano confusi in quella moltitudine e ancora scossi per l'apparizione dell'incredibile vascello volante.
Clio allora, approfittando di tutto ciò, raggiunse il palco e lì vide i tre condannati.
Uno era steso a terra senza sensi, mentre un altro giaceva invece, ancora cosciente, con una pesante trave che gli impediva di muoversi.
Accanto a lui vi era il ragazzino che cercava, inutilmente, di liberarlo.
Intorno a loro vi era un rogo incandescente.
“Vattene ragazzo...” disse ansimando l'uomo bloccato sotto quella trave “... è troppo pesante per te... non riuscirai a smuoverla... vattene finché sei in tempo...”
Ma il ragazzo non sembrava intenzionato a desistere.
In quel momento sul palco arrivarono anche Yanos e due dei tre naufraghi ripescati dall'Hydra.
“Capitano, siamo qui...” Yanos a Clio “... ma non abbiamo molto tempo... tra poco crollerà tutto...”
Un attimo dopo anche Samoa comparve ai piedi del palco.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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