Vi era qualcosa che mi sfuggiva nelle parole di Burmid..egli diceva sempre tornava..dal suo padrone..in modo non diretto a se stesso.
Ci sedemmo al tavolo imbandito e iniziai a mangiare malvolentieri visto la vicinanza di quell' uomo e ascoltai il suo racconto col cucchiaio in mano e aprendo i miei occhi stupita...parlava di torture di uomini e altro come niente fosse.
Ascoltavo attentamente, la gabbianella..era originaria come me di Sygma, forse mio nonno, il duca Mandus de Bastian, sapeva qualcosa della storia di questa gabbianella..ricordai da piccola mi raccontò una storia o leggenda sull' Elsa.
Ma alle sue ultime parole non riuscii a trattenermi..."Volevate uccidere quella gabbianella e poi invece avete cambiato idea? Ma non posso credere un animale si affezioni a colui che voleva ucciderla...quindi non è vostra Matiz, non siete voi il suo padrone, la avete sottratta indebitamente a qualcun altro..quindi ritengo non appartenga a voi".
Tommaso poi intervenì..il fuggitivo..mi sentivo leggermente a disagio, ma il Duca era divertito.."Vedo questo fuggitivo vi ha dato del filo da torcere, da come descrivete il tutto..non sarà una lotta facile la vostra".
Imperion..ne avevo sentito parlare..lo stemma di Picche...e quindi loro avevano prestato servizio per quegli uomini...avrei tifato per il fuggitivo se vi fosse stato lo scontro tra i due.
Guardai il Duca e gli sorrisi..."Oggi siete in splendida forma sapete? Comunque a mio parere Sua Signoria dovrebbe più preoccuparsi di ciò che accade a Capomazda tramite pochi ma fidati uomini piuttosto che ignorare il tutto e affidarlo a sconosciuti".
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