Quel tempio, l'albero e le lucciole.
Forse Elisabeth le vide davvero, come in una magica visione.
Ma quando i tre raggiunsero quella luce si ritrovarono davanti ad una casa nel bel mezzo di quella folta vegetazione.
Era una costruzione fatta di pietre, legno e tegole d'argilla, avvolta da un profondo silenzio ed intrisa di una strana atmosfera.
“La signora che cerchiamo” disse Pileo “vive più nell'entroterra, nelle zone prossime ai monti... chissà invece chi abita in questa casa così isolata...”
“Per saperlo dobbiamo bussare.” Mormorò Nettuno, che poi si avvicinò alla porta di quella casa e bussò.
E poco dopo qualcuno venne ad aprire.
Era una donna avvolta in un mantello.
Aveva lunghi capelli chiari, vivaci occhi nocciola e la belle bianca e delicata.
E nell'espressione sembrava racchiudere un'intensa sensualità.
“Chi siete?” Chiese ai tre la donna.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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