A quelle ultime parole di Clio, Barbaleone ed i suoi risposero con sonore risate, per riprendere a bere e a divertirsi con le donnine della locanda.
L'Angelo della Tempesta allora lasciò quella bettola e tornò sull'Hydra.
Un mare calmo, che sembrava voler cullarla sulle onde ed un tramonto di una magica malinconia accolsero la ragazza sulla sua nave.
Sul ponte si udivano Luis ed il mozzo giocare ai dadi, mentre tutt'intorno un irreale silenzio pareva avvolgere Portuga.
“Capitano...” disse Luis nel rivedere Clio “... siete già di ritorno? Non vi attira stasera la compagnia di Barbaleone e dei suoi filibustieri? O forse Portuga vi appare troppo caotica?” Sorrise. “Lo scenario qui è mozzafiato, indicando il tramonto sul mare “ma un po' troppo silenzioso per me.” Rise.
Quel silenzio fu però rotto all'improvviso da un canto.
Qualcuno infatti, su una piccola barchetta, canticchiava così:
“La mia regina ha promesso che sposerà
chi nella sua città il magico Fiore porterà!
Avventurieri e innamorati tutti cercano Te,
oh, mio Fiore Azzurro e io solo so il perchè!”