Le due fregate partirono ed Altea le vide lasciare il porto di Baias, dirette chissà dove.
Ma all'improvviso una scialuppa la raggiunse.
Sopra vi erano due soldati, un marinaio e suo cugino Tommaso.
“Vieni qui, sciocca...” disse, aiutandola a salire sull'imbarcazione questi “... cosa volevi fare? Annegare? Il capitano Velv ha ordinato di portarti a bordo.”
La scialuppa così ritornò verso la Regina d'Afravalone, che ormai aveva cominciato ad uscire dal porto.
E all'imbocco di questo la raggiunse e fu issata di nuovo a bordo della nave militare.
Sul ponte poi Tommaso e Altea incontrarono il capitano.
“Siete stata irresponsabile” fissandola Velv “a tuffarvi in acqua.” Fece cenno ad un marinaio e questi gli portò una coperta, che il capitano adagiò sulle spalle della dama. “Così almeno non rischierete di prendervi un malanno. Accompagnate milady nel mio alloggio.” Ordinò allora a Tommaso. “Lì potrà far asciugare il suo abito e riposare tranquilla.” Guardò poi uno dei suoi ufficiali. “Teniamo questa rotta e manteniamo questa distanza dalle due fregate che ci precedono.”
“Si, signore.” Annuì l'ufficiale.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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