Altea risalì sul ponte e tornò a guardare l'orizzonte, mentre a bordo procedevano le normali manovre di navigazione.
E quelle nuvole erano sempre là, immobili, dai riflessi enigmatici e con stormi di gabbiani intorno, mentre sul mare continuava a calare quell'innaturale silenzio.
Eppure sulla Regina d'Afravalone nessuno sembrava accorgersi di nulla, come se tutta quella misteriosa atmosfera fosse il solo frutto dell'immaginazione di Altea.
Bivar intanto era sempre più vicina.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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