Altea lasciò il ponte e tornò nella cabina.
Intanto tutti erano presi dalle varie manovre di bordo.
La nave infatti si avvicinava a gran velocità verso Bivar, seguita, poco più indietro, dalle due fregate.
“Mi chiedo...” disse uno dei soldati a bordo “... cosa vorrà fare il capitano? Non può certo attaccare l'isola. Mah...”
“E chi lo sa...” mormorò un altro.
“Si batte la fiacca?” Avvicinandosi a loro Tommaso. “Avanti, al lavoro.”
“Si, signore.” Annuirono quei soldati.
E quando la Regina d'Afravalone fu prossima al porto dell'isola, Velv si mostrò a tutti loro sul ponte di comando.
“Resteremo ormeggiati all'imbocco del porto...” fissando i suoi uomini “... mentre le due fregate costeggeranno Bivar in senso orario e in senso antiorario.”
“Quali sono i piani, capitano?” Chiese Tommaso.
“Assediare l'isola, signor de Bastian.” Rispose Velv. “E nel frattempo alcuni uomini armati scenderanno a terra. Volontari?” Guardando la ciurma.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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