Le macabre parole di Clio echeggiarono nella stiva quasi come una sentenza di cupa disperazione.
Gli dei del mare, o forse soltanto i suoi demoni, parevano aver abbandonato l'Hydra ed il suo equipaggio alla mercé di un nemico che poteva mettere in campo armi troppo più forti delle loro.
Alla fine un cieco assenso mormorarono quegli uomini al loro capitano.
“Non credo ci sia altra scelta...” disse Vivan “... e detto fra noi non penso che una volta esposte le donne continueranno ad attaccarci... non avrebbero scuse e poi si troverebbero a sostenere un processo davanti al Lord dell'Ammiragliato...”
“Già...” annuì Taborn “... senza dimenticare poi che la ragazza è la figlia di un pezzo grosso della Compagnia delle Flegee e non credo la Marina Ducale si prenderà la responsabilità di affondarci sapendo lei a bordo con noi...”
“Aspettate...” fece Yanos “... non capite che se dovesse per un qualsiasi motivo morire sulla nostra nave per noi dopo sarebbe la fine? Ci darebbero la caccia fino ai confini del mondo!”
“Siamo già nella loro lista nera!” Rispose Taborn.
“Basta...” scuotendo il capo Vivan “... capitano, datemi l'ordine e corro ad esporre sul ponte le due dame...” voltandosi verso Clio.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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