“Le mie” disse Velv ad Altea “sono supposizioni, come lo sono le tue. Potrebbero essere giuste l'une e sbagliate le altre o viceversa. O magari errate entrambe, chi può dirlo.” Aggiunse. “L'unica cosa certa, a quanto pare, è che lady Yolanda è viva e qualcuno ha tutto l'interesse a far credere il contrario.”
Poi la nave di Picche entrò nel porto e poco dopo scese a terra il suo equipaggio.
“Salute a voi.” Andando Velv incontro a Burmid. “Ho una buona notizia ed una cattiva. Lady Yolanda non è morta e con ogni probabilità è stata venduta come schiava.”
“Lady chi?” Stupito Burmid. “Oh, la figlia di quel ricco mercante... hihihihihi... certo che è viva... si trovava a bordo di quel veliero pirata.”
“Davvero?” Fissandolo Velv. “E dov'è ora? Non ditemi che lo avete affondato con lei sopra!”
“Dove si trova?” Mormorò Burmid. “Da qualche parte sopra le nostre teste, immagino.”
“Che volete dire?”
“Che quando eravamo sul punto di affondare la nave pirata” spiegò Burmid “è tornato quel dannato vascello volante e si è portato via la mia preda.”
“Come sarebbe?” Incredulo Velv.
“Quel che ho detto.” Seccato Burmid. “Ora fatemi la compiacenza di salire con i vostri uomini sulla mia nave, poiché ho molta fretta.” Sorrise. “Voglio tornare subito a Baias per discutere della cosa con l'ammiraglio Oxuid. Ah, immagino anche voi abbiate molte cose da dirgli, visto che dovrete spiegare dell'affondamento di due fregate e dei danni subiti dalla nave ammiraglia... hihihihihihi...”
E a testa basta Velv ordinò ai suoi di salire a bordo della nave di Picche.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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