Altea, Velv ed il suo equipaggio salirono sulla nave di Picche e poco dopo uscirono dal porto di Bivar, lasciandosi dietro solo macerie e morti.
Il mare era calmo in quel malinconico e silenzioso crepuscolo di fine Estate.
L'aria profumava di salsedine e le alte nuvole all'orizzonte parevano volersi mutare, pian pian che giungeva l'imbrunire, in isole galleggianti, dimora di misteri e sogni.
Velv stava immobile sul ponte a fissare quello straordinario scenario, in balia di inquietudini.
“Capitano...” avvicinandosi a lui Tommaso “... cosa vi angustia?”
“E me lo chiedete?” Senza voltarsi Velv. “La nostra missione si è rivelata un fallimento. Due navi ducali non esistono più e la Regina d'Afravalone è ormeggiata senza più alberi e vele nel porto di Bivar. Senza dimenticare che non siamo riusciti a liberare lady Yolanda.” Scosse il capo.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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