Elisabeth avanzava sottobraccio a Pileo e Nettuno li seguiva qualche passo più dietro.
“Oh, non temete maestà...” sarcastico il naufrago “... sono in ottima forma. Molto più dei tanti vostri schiavi e servetti.”
Raggiunsero così il maestoso castello.
Era una costruzione molto antica, con bastioni, muri a scarpa, arcate e torri da cui si poteva dominare l'intera isola.
Ma quel maniero aveva anche un'atmosfera cupa, sinistra.
Qualcosa che rendeva quel luogo angosciante.
Eppure, stranamente, ad Elisabeth non fece quest'effetto.
Giunti davanti al portone d'ingresso, un servitore gobbo venne ad aprire.
“Salute a voi, madama...” con un inchino verso la falsa Symoin “... il padrone vi attendeva con ansia... avete fatto buon viaggio?”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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