L'uomo, a quelle parole di Elisabeth, si voltò e restò a fissarla.
“Allora” disse piano “questo nettare avrà un sapore unico... il vostro...” avvicinandosi a lei, al punto che la donna arrivava a percepire il suo respiro “... questo è per voi...” prendendo un antico monile da una tasca “... si narra sia appartenuto alla mitica Medea... e qualcuno giura che possiede poteri inimmaginabili per chi sa adoperarlo...” e lo lasciò cadere in uno dei due calici colmi di quell'elisir “... è vostro ora...” sfiorandole poi delicatamente il viso “... stanotte ho fatto un sogno... un sogno che mi sta perseguitando... un sogno enigmatico... e forse solo voi potete aiutarmi a svelarlo e a comprenderlo...”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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