Disattivato
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L'atmosfera festosa era contagiosa, sorrisi a Yanos tenendogli posto al mio fianco. Era davvero orribile dover sospettare dei miei uomini, sapere che tra loro poteva esserci un traditore.
Sperai di riuscire a dimenticare tutto almeno per poco, anche se non potevo, perché in realtà dovevo controllare ogni loro mossa per tentare di scorgervi qualcosa di sospetto.
L'arrivo di Pepe mi distrasse.
"Oh.." Sorrisi "Vedo che siete ancora qui... Mi spiace deludervi, ma io non ballo.." Ma lo salutai con un cordiale cenno del capo, per poi voltarmi verso la gente in festa.
"Ma maestro.." Protestai "Non posso lasciarti solo..".
"Poche storie, figliola, vuoi farmi sentire un vecchio decrepito?" Bonariamente "Va a prendere quel dolce al miele che ti piace tanto... E cerca di divertiti, una volta tanto.. Io sono in buona compagnia.." Sorridendo.
Gli altri uomini accanto a lui mi sorrisero, facendomi segno di andare, ma io esitai.
Il maestro mi guardò torvo.
"Dovevo farti diventare un guerriero, non una balia..." Poi rise "Anche se con quel vestito sembri così innocua e delicata.." Strizzandomi l'occhio.
Alzai gli occhi al cielo, divertita.
Una vicina, nota sarta, me lo aveva regalato apposta per la festa, il tessuto era semplice, ma era il più bello che avessi mai indossato.
"Va bene, va bene... Vado.." Esclamai, esasperata.
Attraversai la piazza festosa, lanciando una rapida occhiata alle coppie che ballavano su allegre note.
Sorrisi appena, per poi voltare la testa verso la bancarella che vendeva il dolce al miele che adoravo.
Lui volteggiava con una bellissima e leggiadra fanciulla dai capelli di un rosso vivace ed intrigante.
Acquistai felice il mio tortino, e mi misi in un angolo a mangiarlo, mentre la mia mente vagava lontano.
Era davvero buonissimo, uno dei pochi dolci che apprezzassi, ma a mangiarlo ero davvero un disastro.
Mai una volta che riuscissi a non sporcarmi col ripieno di miele.
Mentre lottavo con la piccola sfoglia, cercando se non di mangiare decentemente, almeno di non sporcare il vestito nuovo, quando una voce alle mie spalle mi fece sussultare.
"Che ci fai qui tutta sola?" Dolcemente.
Lo maledissi immediatamente, ma il boccone che avevo addentato mi impediva di parlare, così lo sentii girarmi attorno e sedersi sulla panca davanti a me.
"Clio!" Esclamò, palesemente sorpreso, per poi sorridere, divertito, rendendosi conto che stavo litigando con il tortino che minacciava di sbriciolarsi e far colare il ripieno.
Lo guardai torva, e finalmente riuscii a parlare.
"Perché, chi ti aspettavi?" prendendo delicatamente (o provandoci, almeno) l'ultimo pezzettino.
"Non ti facevo così golosa.." divertito "Diamine, quasi non ti riconoscevo vestita così...".
Gli feci cenno di aspettare, mentre finivo il mio tortino, per poi pulirmi le mani col fazzoletto che, incredibilmente, non avevo dimenticato.
"Non lo sai che non si fissa una ragazza mentre mangia? Specie se rischia costantemente di sbrodolarsi.. " sorrisi.
Lui si limitò a scuotere la testa.
"Non mi hai risposto" guardandomi negli occhi.
"A che?"
"Cosa ci fai qui tutta sola?"
"Non si vede? Stavo gustando un ottimo tortino.." sorrisi "Tu piuttosto, hai lasciato sola la tua ballerina?".
"Chi?" sorpreso.
"La ragazza con cui ballavi prima.. chi se no?" scuotendo la testa.
"Ah.. beh, quel ballo è finito.." poi mi guardò e sorrise "Tu non balli?".
Sgranai gli occhi "Io? Ho davvero l'aria di una che balla? Andiamo.." divertita.
"Vuoi dire che non hai mai ballato? Questa è bella.." ridendo appena.
"No.. io.. ballare non fa per me, ecco..".
Lui sorrise, si alzò e mi porse la mano.
"Come puoi saperlo? Potresti darmi una possibilità.. Concedimi un ballo e magari riuscirò a farti cambiare idea..".
Scossi la testa "Tu sei tutto matto.. io.. non so ballare... davvero..".
"Non importa, ci sono io.." dolcemente "Fidati di me..".
"Oh, allora sto fresca.." esclamai divertita.
Sapevo di non poter andare, mi avrebbe vista goffa, impacciata, maldestra, come potevo competere con la ragazza dai capelli rossi?
Avevo imparato ad essere marziale non leggiadra.
Mi avrebbe tenuta tra le braccia, però, pensai, e probabilmente non avrei avuto un'altra occasione.
Così, posai la mia mano sulla sua e mi alzai sebbene titubante.
Lui sorrise e mi portò con sé.
E ballando (in qualche modo) sulle note allegre della festa, lasciando che lui mi conducesse, dimenticai tutte le mie paure e sorrisi, felice sperando di poter rivivere quell'istante all'infinito.
Sorrisi, mentre quel lontano ricordo si fece strada nei miei ricordi.
Il mio unico ballo.
Ah, Clio.. devi piantarla..
"Giusto.." rispondendo alle parole di Barbaleone di poco prima, andiamo a cercare qualcosa da mangiare.
Poi mi voltai verso lady Yolanda. "Sono lieta che vi piaccia.. chissà, magari una volta tornata da vostro padre avrete anche qualche bel ricordo dei terribili pirati.." risi appena.
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