Clio ed i suoi raggiunsero il centro della piazza dove si trovava Guisgard.
Il presunto Taddeide però si era appartato, mettendosi seduto su un basso muretto, come se in attesa di qualcuno.
In quel momento gli si avvicinò l'oste.
“Si, fossi in voi mi recherei da Frate Nicola...” disse al capitano “... vive da solo dall'altra parte dell'isolotto...”
“Credi possa aiutarmi?” Chiese Guisgard.
“E' stato molti anni a Capomazda in veste di confessore della famiglia ducale e custode della Biblioteca di Palazzo...” fece l'oste “... se non lui, allora chi altri potrà esservi utile?”
“Si, grazie, amico mio.” Dandogli la mano Guisgard.
“Capitano!” Lo chiamò all'improvviso Yolanda.
L'oste allora si allontanò.
Guisgard si alzò nel vedere arrivare la ragazza, seguita da Clio e da i suoi compagni.
Il capitano allora salutò tutti loro con un lieve inchino.
“Sono lieto di rivedervi.” Sorridendo loro. “In verità però non pensavo di trovarvi ancora qui.” Guardando poi Clio. “Credevo che ormai il vostro veliero fosse già stato riparato.”
“E invece no, capitano.” Intervenne Yolanda. “Ma forse il Destino ci vuole ancora qui.”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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