Guisgard allora condusse Clio attraverso la baraonda generale, fino a raggiungere l'osteria del porto.
Al suo interno non vi era nessuno, visto che in strada e nella piazza erano stati montati dei banchi con delizie culinarie e vini del posto.
“Prego...” disse Guisgard, pregando Clio di sedersi ad uno dei tavoli “... puoi portarci del vino buono?” Guardando poi l'oste.
“Certo, milord!” Sorridendo quello.
“Bene...” voltandosi Guisgard verso Clio “... come detto volevo parlarvi d'affari e là fuori c'era troppa confusione...” l'oste portò il vino in tavola, per poi allontanarsi “... ho saputo che quella ragazza, lady Yolanda, è un vostro bottino e che eravate decisa a venderla come schiava per un ricavo... ebbene, vi semplificherò le cose... voglio acquistare il vostro ostaggio. Tanto, venderlo a me o al mercato degli schiavi per voi cambia poco. Anzi, correrete meno rischi. Ditemi dunque quanto avete valutato la vita di quella ragazza ed io vi servirò.”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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