“Per ora” disse Guisgard ad Altea “il mio solo scopo, il mio unico interesse è trovare il Fiore Azzurro. Cosa poi ha pattuito Dominus con altri a me non interessa. Ciò che conta è trovare il Fiore Azzurro e portarlo poi a Capomazda. Solo così Dominus sarà costretto a mantenere la parola data.” Sorrise alla dama e a tutti i presenti. “Ora, signori, mie dame, credo sia il momento di andare a riposare. Manca poco all'alba e vi voglio tutti riposati. Mi occuperò io dei turni di guardia. Auguro a tutti voi di riposare serenamente.” Fece poi un cenno a Cid per farsi seguire.
Così i due uscirono, ritrovandosi in una saletta laterale.
“Bene...” Guisgard al ragazzino “... credo sia ora che tu faccia ritorno sull'Hydra.”
“Non ci vedremo più, vero?” Fissandolo Cid.
“La vita riserva sempre qualche sorpresa.” Ridendo appena il capitano. “Magari, la prossima volta che ci vedremo tu sarai un temuto pirata.”
Anche Cid accennò un lieve sorriso.
“Mi raccomando...” continuò Guisgard “... sii sempre rispettoso ed obbediente. Rammenta che seguire gli ordini è un dovere. E poi il tuo capitano mi sembra una ragazza in gamba.” Facendogli l'occhiolino. “Tu però tienila d'occhio, con le donne non si può mai sapere.” Rise di gusto.
“Anche voi state attento però.” Fece Cid. “Pure le vostre due dame non scherzano.”
“Già...” divertito Guisgard “... ho idea che lady Altea e madamigella Yolanda se arrivassero a scontrarsi farebbero più danni di tutte le navi della Marina Ducale messe insieme!”
A quelle parole i due poi si abbandonarono ad una sonora risata.
“Ora va, ragazzo...” accarezzandogli la testa Guisgard “... e buona fortuna.”
“E voi tenete ben stretto il portafortuna che vi donai, capitano.” Disse Cid. “Ne avrete bisogno.”
I due si strinsero la mano e poi il ragazzino lasciò la Santa Caterina per far ritorno verso l'Hydra.