Galgan suonò la campanella e i due visitatori raggiunsero la mensa preparata dall'eremita.
Così, dopo il riposo, si rifocillarono, riacquistando le forze spese in quel loro lungo viaggio.
“Nulla accade per caso, cavaliere...” disse Belven a Galgan “... e così è per questo nostro incontro. Arruolare compagni per la nostra missione è cosa vana, poiché a pochi è permesso conoscere il nostro scopo.”
“E incontrarvi” fece Jone “è stata una fortuna per noi.”
“Già...” annuì Belven “... ripartiremo subito, appena finito di mangiare.”
Poi, nel bel mezzo di quel frugale pasto, il cavaliere estrasse qualcosa dalla borsa.
Era un libro piccolo e consumato.
Si segnò tre volte e poi aprì una pagina.
“Eseguire senza agire.” Leggendo ad alta voce. “Ecco il primo consiglio che la Sorte ci ha dato oggi, rammentandoci che tutto è scritto e a noi non resta che saper leggere gli eventi.” Lo richiuse, rimettendolo poi a posto.
Poco dopo tutto era pronto per la loro partenza.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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