Altea era in cucina, sorseggiando la sua tisana, quando cominciò ad udire voci e rumori intorno a lei.
Come se ingranaggi e macchinari cominciassero a mettersi in moto.
Poi un deciso viavai sul ponte.
Tutto l'equipaggio era ormai pronto.
Ognuno aveva raggiunto il proprio posto.
In quel momento qualcuno entrò nella cucina.
“Ah, buongiorno, milady.” Disse Afiel. “Già sveglia? Fossi in voi tornerei a letto, visto potete. Io invece devo darmi da fare. Ormai siamo in partenza.”
Infatti erano già iniziate le manovre di decollo della Santa Caterina.
Molte persone raggiunsero allora la fortezza in cui era ormeggiato il vascello volante.
Volevano tutti vedere quella meraviglia riprendere il volo.
E naturalmente salutare il suo eroico equipaggio.
E fra le tante voci, Altea udì anche quella del capitano.
“Fiocchi e contro fiocchi!” Gridò Guisgard a tutti i suoi uomini. “Andiamo, amici miei! Senza più guardare indietro, ma avanti! E d'avanti a noi c'è solo il vento... raggiungiamolo!”
Tutti esultarono a quelle parole.
E quasi ascoltando le parole del suo capitano, l'incredibile Santa Caterina aprì tutte le sue vele e cominciò a far fumare le sue ciminiere.
Guisgard allora si segnò tre volte, invocando la Protezione e la Benedizione Divina su di loro e su quell'impresa e poi ordinò ai suoi di decollare.