“Io non penso nulla...” disse Nettuno ad Elisabeth “... e credo che questa nave non sia governata più da nessuno... ormai è in balia dei venti e delle correnti...” scosse il capo “... e forse tu ti stai lasciando suggestionare da questo posto...” Riprese di nuovo il diario e lo aprì all'ultima pagina, per poi leggere:
“Novantesimo giorno.
Ormai sono rimasto io solo.
Tutti i membri dell'equipaggio sono svaniti.
Ora mi aggiro come uno spettro su questa nave.
Ma difenderò la mia vita ad ogni costo.
Non mi troveranno...”
“Qui finisce il racconto.” Fece Nettuno. “Credo che anche il capitano sia svanito nel nulla... ma a chi si riferiva dicendo che non lo troveranno?”
E mentre Nettuno parlava, Elisabeth, per un momento, vide qualcuno.
Una sagoma ferma nel corridoio che li fissava.
Era una donna.
Ma non Symoin.
Fu un attimo, poi svanì nella penombra.
__________________
AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
|