“Siamo naufraghi...” disse Nettuno all'ufficiale “... la zattera legata allo scafo di questa nave è il mezzo con cui siamo arrivati qui. Ma salendo poi a bordo abbiamo trovato solo silenzio e desolazione. L'equipaggio ed i passeggeri devono essere tutti morti. Questo è il diario del capitano...” dandolo all'ufficiale.
“Capisco...” mormorò l'ufficiale, per poi sfogliare quel diario “... e i vostri nomi?”
“Io mi chiamo Nettuno” rispose il naufrago “e lei Symoin...” indicando Elisabeth.
“Siete fortunati allora che passava da qui.” Fece l'ufficiale. “Questa nave sta andando alla deriva.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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