Sotto i loro occhi l'albero maestro dell'Hydra si spezzò, per poi cadere in mare.
“Ci vendicheremo, capitano...” disse con astio Emas a Clio “... ci vendicheremo...”
Ma proprio in quel momento la prua della nave di Picche cominciò ad aprirsi, fino a mostrare lo spaventoso mortaio che aveva affondato il Gozocuda di Barbaleone.
“Preparatevi, stanno per colpirci!” Gridò Vivas.
“Tutti al riparo!” Urlò Emas. “Tutti a terra!”
Poi un sordo boato.
Alcuni secondi e una terrificante esplosione avvenne sulle mura della fortezza.
Un colpo tremendo che fece sussultare la torre e che diffuse nell'aria decine e decine di detriti fatti di pietrisco e frammenti di malta secca.
Poi un muro di polvere, denso e scuro, avvolse tutti loro.
“State... state tutti bene?” Dopo un po' la voce di Emas che tentava di sollevare la testa. “Siete tutti interi?”
“Si, credo di si...” guardandosi intorno Vivas “... sono pieno di polvere e detriti, ma sto bene... Cid? Ci sei?”
“Si...” tossendo il ragazzino “... si!”
Erano tutti salvi.
Il colpo, raggiungendo le mura, aveva solo scalfito la robusta costruzione, sollevando tanta polvere e qualche detrito piccolissimo.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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