Guisgard si voltò a fissare Altea e sorrise.
“In effetti” disse divertito “la nostra damigella” indicando Yolanda “non è fatta per simili spettacoli. Appena si sarà ripresa riaccompagnatela alla fortezza, dove potrà riposare.” Guardò poi Clio, facendole segno di andare verso l'Hydra. “La vostra vita nella mie mani?” Rivolgendosi alla ragazza. “Eh, intrigante. Come quando vi ripescai, per poi condurvi sul mio vascello?” Facendole l'occhiolino. “Ma non credo siate donna da mettere con troppa facilità la propria vita nelle mani di qualcuno. Penseremo dopo alla spia, ora raggiungiamo i feriti.”
Arrivarono così all'Hydra.
Qui subito Ammone spostò il grosso barile fracassato che teneva imprigionato il povero Barbaleone.
Caricarono allora i tre feriti, Vivas, Taborn e lo stesso Barbaleone, su una lancia e tornarono sul molo.
Qui i cadaveri erano stati tutti raccolti ed anche Yolanda si era ripresa.
“Oh...” mormorò “... credo di sentirmi male...” e corse via a dare di stomaco.
Gli altri lavorarono sodo per spegnere gli ultimi incendi e portare poi i pochi feriti nel borgo per le cure.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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