Non sentii quello che dicavano.
Non sentii le risate che accompagnavano il levarsi dei bicchieri.
No, sentii solo quel nome.
Icarus...
Icarus..
Non me l'ero immaginata.
L'aveva detto davvero.
Mi mancó l'aria.
Incontrai gli occhi del capitano, e mi chiesi se potesse leggermi nell'anima dall'intensità del mio sguardo.
Ero furiosa.
E terrorizzata.
E felice.
Ma poi di nuovo furiosa.
Perché non mi aveva detto niente?
Allora non ero impazzita.
Perché trattarmi come un'estranea?
Mi alzai, prendendo il mio boccale.
Non potevo star lì, non davanti a quegli occhi.
Li fissi ancora per un lungo istante, uno sguardo intenso, colmo di emozioni contrastanti e di parole non dette.
"Ho bisogno di un po' d'aria.." Annunciai con voce lontana, distante "Scusate.." Borbottai.
Staccai finalmente gli occhi dai suoi e uscii dall'osteria mentre un uomo entrava.
Ma io nemmeno lo guardai.
Volevo solamente tornare a respirare.
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