Cavaliere Galgan...
Avete dipinto un bellissimo affresco di vita campestre, risvegliando in me il fanciullo mai assopito, quando con il Caro Nonno, dopo lunghissime giornate passate tra la conoscenza e l'arte dei boschi, dei fiumi e delle pietre, discendevamo a perdifiato il dirupo antico che portava alla fiera del bestiame, dove ritrovavo i miei cari amici animali con i queli condividere i giochi di bambino. Tenetevi stretta quella discendenza che un Signore del Cielo e degli Acquitrini ha voluto donarvi e soprattutto quella dolce pazzia che, nei giorni neri e tristi, spazzeranno via come sole a primavera quelle dannate nuvole...
Taliesin, il Bardo
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"Io mi dico è stato meglio lasciarci, che non esserci mai incontrati." (Giugno '73 - Faber)
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