“Siete solo molto scossa.” Disse Guisgard ad Altea, sorseggiando quel suo liquore. “Dopotutto è inevitabile. Ultimamente avete vissuto momenti assai concitati.” Sorrise. “Vi prometto che avrete una stanza più degna. E chiederò ad Ammone di sorvegliarla quando riposerete, così da sapervi serena.” Finì il suo bicchiere. “E provvederò a fornirvi un adeguato guardaroba.” La fissò. “Quanto al restare qui, beh, comprenderete che ho una reputazione da difendere e non posso far trascorrere qui la notte ad un bella bella donna come voi senza poi...” rise di gusto “... io dormo pochissimo la notte” tornando serio ed alzandosi “tra letture varie e rotte da decidere, dunque sarei un pessimo compagno di stanza.” Si avvicinò ad una delle finestre e restò a fissare il cielo. “Quanto alla mia colazione... non saprei, lascerò decidere a voi. Così domattina sarà una sorpresa svegliarmi.” Si voltò verso di lei. “Andiamo, vi farò avere una stanza comoda e rassicurante.” Porgendole la mano.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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